giovedì, novembre 22, 2007

Ebbene, ci siamo.

La mia meritata vacanza finalmente ha inizio! Domattina si parte per gli Stati Uniti. Missione: la fredda e ventosa Chicago, per assistere ai concerti di Maestro John Williams con la Chicago Symphony Orchestra. E poi via a New York City, la città più assurda ed affascinante del mondo. In questi giorni lì si festeggia il Giorno del Ringraziamento, dopodichè si comincia con la bagarre natalizia. New York sarà già completamente addobbata e in gingheri.

Al mio ritorno, troverete fotografie e resoconti. Adesso forse è il caso che vada a dormire un po'...

See you then, friends! :)

lunedì, novembre 19, 2007

Musica infilata nelle orecchie.

Lo sguardo è fisso da qualche parte. Ogni tanto vaga senza una meta precisa. Gli occhi su muovono qua e là, seguendo il flusso dei propri pensieri, a volte sparsi in libertà oppure molto precisi e circoscritti. Molti rimangono spiazzati, perchè è sempre più raro osservare qualcuno che pensa, ascoltando solamente la propria musica interiore.

Tutti (ma proprio tutti) con gli auricolari infilati saldamente nelle orecchie, con gli sguardi sempre più persi ed isolati, chiusi dentro come ad una stanza di gomma, nella quale si può rimbalzare continuamente e stupidamente, da soli. Gli auricolari come scudo, come protezione, come rifugio. Così è più facile evitare il contatto con gli altri, si tengono alla larga i rompiscatole che vogliono attaccar bottone, ci si sente ancora più autorizzati a farsi gli affari propri, sempre più chiusi nella gommosa viscosità dei propri banali pensieri oppure nel crogiolo di una solitudine che continua a fare male. La musica diventa allora solo un costante sottofondo, come quello della radio che non smette mai di blaterare idiozie e di trasmettere musica da quattro soldi. E allora la musica non si ascolta. La musica deve solo riempire il vuoto angoscioso del silenzio. Oppure deve sovrastare, ammutolire le dissonanze schoenberghiane che dominano i pensieri.

giovedì, novembre 15, 2007

Quegli occhi che sfuggono.

Incrociare il suo sguardo non è facile. I suoi occhi sfuggono spesso, si nascondono dietro una parvenza di riservatezza, coprendosi un po' coi capelli che si muovono in seguito un rapido movimento della testa. A volte mi sembra che quando uno dei due non sta guardando, l'altro fa l'opposto. Potrebbe quasi essere un gioco, ma invece credo sia solo timidezza.

Adoro la timidezza, è il segno di un animo candido e gentile.

Quando poi gli sguardi si incrociano, allora si fa sentire quel solletico alla bocca dello stomaco. E non posso resistere all'impulso di cercarla in qualche modo, di provare ancora a trovare quegli occhi che sfuggono e posare su di loro il mio sguardo.

mercoledì, novembre 14, 2007

Prima il sole, poi le nuvole... e poi ancora il sole

In questi giorni anche una città piena di bitume e polveri sottili come Milano riesce quasi a diventare qualcosa di bello, dove è possibile tirare un lungo respiro e riempirsi d'aria fresca i polmoni. Il vento freddo che annuncia l'arrivo dell'autunno vero si impone e spazza l'aria come una brava massaia quando decide di fare le pulizie fatte bene. Il cielo è quindi più pulito e il sole, nonostante il periodo, riesce ancora a scaldare un po', creando a volte colori inaspettati tra il variopinto fogliame autunnale degli alberi.

Ieri ho avuto una di quelle giornate in cui il mio umore altalenava facilmente tra stati d'animo differenti e contraddittori. A fine giornata, poi, ci ho riflettuto su: in effetti, ieri mattina mi sono svegliato che c'era il sole, poi verso l'una o le due del pomeriggio sono arrivate le nuvole e hanno coperto tutto fino a sera. Ma stamattina c'era ancora il sole. E oggi in effetti è stata una giornata in cui sono stato molto bene, per diversi motivi.

Ehi, non sto facendo la lode della meteoropatia, anzi, è una cosa in cui non ho mai creduto. Mi ha solo fatto sorridere come il sole, il cielo e le nuvole abbiano sottolineato perfettamente lo scorrere delle mie ultime 48 ore. C'era un sincronismo preciso e puntuale, quasi un mickeymousing meteorologico (cos'è il "mickeymousing" ve lo spiego un'altra volta).

Tra una settimana esatta parto per gli Stati Uniti. Con la immensa speranza che lo sciopero aereo previsto per il 22 (ma che fortuna, eh?) non metta i bastoni tra le ruote più del dovuto, sono qui a pregustarmi ansiosamente questa (meritata!) vacanza.

P.S.: La foto del post è scattata da me. Mi piace molto, ne vado fiero. He he. L'ho fatta il mese scorso, una domenica pomeriggio che ero a spasso sui Navigli. :)

Now playing: Howard Shore, "Evenstar", The Lord of the Rings: The Two Towers - Original Motion Picture Soundtrack

lunedì, novembre 12, 2007

Aspettando l'America...

Sono qui ormai a contare i giorni che mi separano dal mio imminente viaggio americano. Sono giorni che passano ovviamente lenti, ma inesorabili. Sono in attesa finalmente di una bella e meritata vacanza, dopo le mie patetiche vicende estive. La lentezza di queste giornate perlomeno è corroborata da un bel sole autunnale e da un clima che adoro: le foglie cadenti, il vento che ogni tanto decide di incazzarsi e di sferzarti la faccia col suo primo freddo, la luce del mattino che timidamente e sempre più svogliatamente si fa strada, i tramonti che ogni tanto riescono a regalare piccoli momenti di poesia urbana anche nel più triste dei paesaggi come la "skyline" (urrgghh!) di Cologno Monzese.

Aspetto questo viaggio, poichè segnerà nuovamente la mia passione per la musica di John Williams, quell'arzillo compositore settantacinquenne al quale devo una grande parte della mia vita emotiva. Non vedo l'ora di essere nuovamente di fronte a lui e alla sua meravigliosa orchestra. Sento una gioia quasi infantile, perchè è qualcosa che è legato profondamente al mio essere. E ovviamente non vedo l'ora di condividere questo momento con dei veri amici. Peccato solo che mancheranno Max e Pi. :(

Ma questo viaggio segna anche un punto di arrivo. Al mio ritorno da New York, ho deciso infatti di cominciare a pensare seriamente e in modo sistematico a una serie di cose, in primis ad una serie di cambiamenti: comincerò finalmente a cercare una casa in affitto, partirò alla ricerca di nuove opportunità lavorative e, forse, inizierò con un po' più di coraggio a mettere fine al mio torpore sentimentale.

In questo momento comincio, piano piano, a intravedere qualcosa all'orizzonte... non so ancora esattamente cos'è, ma forse può essere qualcosa di molto interessante. E molto bello. Speriamo.

Now playing: Aimee Mann, "Wise Up", Magnolia - Original Soundtrack
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venerdì, novembre 09, 2007

In Vino Veritas

A volte la sincerità corre sul fluido filo dell'etanolo, stimolata dalla cordialità del convivio tra amici.

Mi riempie di felicità osservare i visi arrossati, i sorrisi, gli sguardi profondi e le risate delle persone con le quali si condivide un bel momento intorno alla tavola. Adoro veder riempirsi i bicchieri, vederli sollevati per incontrarsi nel tintinnìo di un brindisi. Amo quando tutto questo mi porta a sentire ancora più vicine le persone a cui voglio bene.

Il grigiore e lo sconforto vengono lavati via come macchie da un potente e sano detersivo, l'anima si monda con quel liquido rosso o bianco, scaldando anche e soprattutto il cuore.

Incontrare lo sguardo di una persona che sente la tua stessa gioia può solo aiutarti a capire che, da qualche parte, c'è ancora qualcosa per cui vale ancora la pena lottare.