sabato, novembre 29, 2008

Auguri babbo

Oggi 28 novembre (anche se per l'orologio adesso è già il 29) il mio papà avrebbe compiuto 70 anni.

Oggi ha nevicato qui a Milano, cosa assai strana per essere soltanto Novembre. Questa sera sono venuti a trovarci i miei nipotini e ad un certo punto ci siamo messi a giocare a palle di neve. Sento la risata tonante di mio padre che accompagna le scorribande. A lui piaceva tantissimo giocare coi suoi nipoti.

Voglio dedicare questo pensiero a lui e fargli lo stesso gli auguri, con questo brano di un film che lui amava moltissimo. Auguri babbo. Sono sicuro che adesso stai piroettando come Gene Kelly, da qualche parte lassù.

giovedì, novembre 27, 2008

Chilling Out

Tante cose da fare e poco tempo, dicevo.

Però ci sono sere, come questa, in cui è bello dedicarsi solo al relax, anzi, al chilling out... prima di andare a riposare le stanche membra e a godersi un sonno meritato. Domani sarà una giornata piena, ma ora non voglio pensarci...

Ora, solo musica, relax e mente in libertà: Massive Attack, "Teardrop", dall'album Mezzanine. Gran pezzo (e gran video).



Chill out. See ya.

martedì, novembre 25, 2008

Avanti e indietro


Sensazioni sparse di qualcosa che mi tira avanti e indietro allo stesso tempo.

Da un lato sento spinte propulsive forti e contagiose, che mi indicano una strada sempre più chiara e dai contorni che cominciano a delinearsi in modo sempre più definito. Sto cominciando a mettere in atto alcune cose che dovranno segnare le tappe dei prossimi mesi. Tutto questo mi da' forza ed energia in quantità, che solo fino a poco tempo fa non pensavo di avere.

Dall'altro lato mi sembra di avere sempre poco tempo a disposizione oppure di non essere molto capace di usarlo al meglio. E mi è sempre più complicato provare ad incastrare tutto quello che vorrei fare, le persone che vorrei vedere, il tempo utile da dedicare a me stesso, eccetera, con le cose che devo fare per contingenza e necessità. Allora mi preoccupo di evitare di non farmi stressare e inghiottire da quella tipica frenesia dell'uomo di città, sempre dilaniato tra doveri, piaceri, incombenze e desideri.

Bella scoperta, mi direte! Eh, già... e avreste ragione a pensarlo. Mi ritrovo ad essere come milioni di altri, che si premurano sempre di fare tutto quello che devono nel tempo utile e necessario. Infatti non voglio lamentarmi, sono già sufficientemente fortunato a poter dedicare molto tempo a me stesso. Vorrei solo essere un po' più abile ad evitare di perdere tempo prezioso e a non farmi fagocitare dai troppi ozi che spesso sono lì ad aspettarmi.

Quella del tempo comunque è una ossessione che accomuna molte persone e che si ritrova facilmente in molti aspetti del nostro mondo. A me piace rifletterci su e tentare di trovarci un senso, ma finisco spesso per andare a finire nel metafisico e nel filosofico. Mi piacciono infatti le storie che parlano dello scorrere del tempo e che ci giocano, perché è un modo per riflettere sui limiti della nostra vita, sulla sua fragile precarietà e sulla ineffabile velocità con cui scorre. C'è un film che uscirà prossimamente che parla proprio di questo: The Curious Case of Benjamin Button di David Fincher, con Brad Pitt e Cate Blanchett. E' la storia assurda di un uomo che nasce anziano e che dunque, anziché invecchiare, ringiovanisce. E' tratto da un racconto di Francis Scott Fitzgerald e, a vedere dal trailer, sembra essere un film molto bello. Sono certo che a me piacerà moltissimo, proprio per i temi di cui tratta e per la sua natura di "Grande Storia" (o, come dicono gli americani, "Tall Tale").

Ci sono altre cose di cui vorrei scrivere, ma stasera mi manca un po' il tempo. Già, perché ci vuole anche il tempo per dormire, come per tutto il resto. Ma presto avrò anche il tempo per continuare a scrivere, a pensare, a progettare, a filmare, a vivere e a sognare.

venerdì, novembre 14, 2008

Slowmotion

Per cercare di capire meglio le cose, mi piacerebbe avere la possibilità di vedere tutto al rallentatore, in slow motion. Per catturare i movimenti, le espressioni, gli sguardi. Tutto quanto.



Così forse avrei qualche idea un po' più chiara.

giovedì, novembre 13, 2008

Show and Tell

Le sinapsi questa sera sono alquanto sparpagliate e scompigliate. Nel tentativo di provare a dare un ordine a certe cose (io e le mie manie di catalogazione), va a finire che c'è sempre più casino di prima. E allora non mi resta che affidarmi a tre cose: alle immagini, ossia piccoli rettangolini di realtà (?) a cui voglio mettere una cornice; alla musica, che è e sempre sarà compagna di viaggio e amante fedele; e alle parole, messe giù in qualche maniera per cercare di suscitare un'idea o una piccola emozione.

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Raggi, coni, sfere di luce.
Danno la forma, il colore e la sostanza
delle cose.


Sto guidando e all'improvviso
un cielo blu
prima mi guarda,
e poi mi saluta.


Mettere una cornice al Sole
è come cercare
di rinchiudere un lampo
dentro ad una bottiglietta.


L'altro lato
della Luna
forse è ancora più bello,
ma lei
si fa guardare solo da qui
.







mercoledì, novembre 05, 2008

Change

Finalmente una bella notizia. Presto comincerà il duro lavoro, ma per adesso lasciamoci cullare un po' dalla gioia e dalla felicità. Sono rimasto stupito dalla capacità che gli Stati Uniti hanno avuto di voltare pagina. Ammetto che, sotto sotto, avevo paura che infine avrebbero prevalso le paure, gli arroccamenti e il mantenimento dello status quo. E invece che bella pagina di democrazia e di coraggio che abbiamo visto.
Speriamo che questo vento tra un po' cominci a tirare anche dalle nostre parti...

martedì, novembre 04, 2008

SuperTuesday


Ormai sembra che ogni mio nuovo post debba essere dedicato alla politica. Perdonate i miei mal di pancia delle scorse settimane, ma l'evento di oggi non può assolutamente passare inosservato (poi vi prometto che tornerò a parlare anche di altro).

Oggi gli Stati Uniti eleggono il loro nuovo Presidente. E' un momento importante, poiché il risultato condizionerà, nel bene e nel male, i destini anche del resto di questo pianeta sempre più strano e contraddittorio. La cosa poi è di per sè un bene perchè George Darth Bush finalmente se ne va fuori dalle palle.

La speranza che Obama ha cercato di incarnare nei suoi discorsi durante la campagna elettorale oggi si potrebbe tramutare in realtà. Io spero, come molti altri, che sia lui a uscire vincitore dalle urne questa sera. Potrebbe essere davvero un bel segnale di cambiamento e Dio sa quanto in questo momento ce ne sia un gran bisogno. Ieri sera un antropologo ospite ad una trasmissione televisiva ha detto una cosa molto bella: se Obama vince, si potrebbe dire che la sua sarebbe la vittoria della riaffermazione della Parola. I politici, in tutto il mondo, hanno ormai svuotato di senso le parole, fanno una cosa e ne dicono un'altra. Obama sembra ancora credere nel valore fondante della Parola e della possibilità di essa di poter rappresentare qualcosa di vero e tangibile per le persone.
Speriamo allora che dalle urne statunitensi esca qualcosa che possa aiutare tutti a ridare senso alle parole, e non solo a queste.