martedì, maggio 20, 2008

Aria viziata

Tira un vento preoccupante e fastidioso in questo periodo nel nostro Belpaese. Al di là del risultato elettorale ovviamente sconfortante, ho la sensazione che le cose stiano prendendo una piega non proprio rosea, per dirla con un eufemismo. Tira aria di finti compromessi tra oligarchie che somigliano assai di più a patti d'onore tra cosche di malavitosi. Si cerca di instradare tutto in una sola univoca direzione con la scusa delle "emergenze", gettando l'illusione che lo si sta facendo "per il bene del paese". Lo vedo nella ferocia e nella smania bramosa degli sguardi di chi ha vinto. Lo vedo negli occhi e nelle parole vuote ed evanescenti di chi ha perso. Si vogliono zittire ed eliminare le voci fuori dal coro, le anime indipendenti che cercano solo di raccontare la realtà. Più passano i giorni e maggiore è dentro di me la convinzione che stiamo assistendo alla nascita di un vero regime, un sistema di controllo di potere che per lungo, lungo tempo terrà sotto scacco il nostro strano, ambiguo e contraddittorio paese. O forse è così da 15 anni e io me ne sto accorgendo veramente solo adesso. Sarà per questa che c'è una puzza tremenda di aria viziata e ho paura che per un bel po' non potremo aprire le finestre per far entrare uno spiffero di ossigeno.

Non so se sono troppo suscettibile agli strali di Beppe Grillo e di Travaglio, mi dico sempre che devo cercare di formare le mie opinioni attraverso la riflessione ed il pensiero critico, confrontando le idee e soppesandole una ad una, cercando di evitare di affittare la mia coscienza a cause e convinzioni preconfezionate da altri solo per comodità. Però mi sento sempre più a disagio in questa realtà e le loro voci mi sembrano quelle più sensate e realiste di cui posso leggere. Quando leggo i fondi di Repubblica o del Corriere ormai mi vengono quasi sempre la nausea e il voltastomaco, salvo rari casi e qualche giornalista che sembra avere ancora un po' di buonsenso.

Mi guardo attorno, parlo con gli amici e con le persone a cui voglio bene veramente, leggo i blog di persone come voi e per fortuna un po' di speranza comunque rimane viva. Il fuoco della vita vera, quella fatta di cose belle e importanti, continua a bruciare forte e prego sempre che nulla possa mai estinguerlo. Forse devo solo stringere i denti e continuare ad andare avanti. Fanculo, io non voglio mollare.

2 commenti:

Zion ha detto...

quando ho letto l'editoriale di D'avanzo, ho sentito cadere e rotolare lontano le oo.
Avevo rispetto per quel giornalista, e invece ho visto nascere dalla sua penna un immotivato attacco alla libertà di espressione, nascondendolo dietro a un episodio che se SOLO si fosse preso la briga di controllare, avrebbe trovato falso.

I giornalisti non fanno più i giornalisti. Leggono seduti sulle loro postazioni le agenzie di stampa, e spesso non si scomodano a cambiare nemmeno una virgola.
se la cambiano, è aria fritta.

condivido in pieno, purtroppo, i tuoi timori. Certo, se ci fosse un vero pluralismo potremmo non ascoltare solo BP e MT, ma non mi fido più dei giornali e dei tg (non per niente ho abolito la televisione, come ben sai).
Ascolto varie radio, se vuoi te ne consiglio un paio che affrontano seriamente e con approfondimenti temi di vivo interesse sociale e politico.

Leggo la stampa online e vari blog. Non basta. La verità è che dovremmo creare una rete di informazioni tra di noi, persone comuni, incontrarci e discutere pacificamente per scambiarci informazione. La cosiddetta "politica dal basso".

Hanno paura di questo, hanno PAURA.
A Milano cercano di chiudere sempre più spesso (ier ne hanno chiuso l'ennesimo) i circoli ARCI che fanno mostre, dibattiti e teatro.
Preferiscono i locali dove si spaccia e ci si stordisce di alcool, perchè non fanno pensare.
L'abbrutimento totale è quello che vogliono, se fossimo tutti bestie acritiche non avremmo nemmeno più bisogno di votare. Ci faremmo mandare al pascolo placidi, mentre ci fustigano ai lati come vogliono loro.

Bel Pese, davvero.

Moky in AZ ha detto...

Qualcosa dovra' cambiare... periodi e situazioni cosi' sembrano sono terreno fertile per la nascita di dittature, di nome o di fatto, perche' la gente e' cosi' stufa che farebbe un patto con il diavolo per migliorare la propria situazione. E la storia ha insegnato che a volte lo fa.
Non so bene cosa dirti/vi per confortarti/vi... e' come se stessi guardando un acquario dal di fuori, e i pesciolini si vede che stanno male, ma non posso farci niente... offro solo parole di speranza... potrebbe essere peggio... potreste vivere in Chad...