Riflettevo in questi giorni sul valore e l'importanza dei legami d'amicizia. A volte si dà troppo per scontato avere intorno persone che sono in grado di sopportarci, di capirci, di ascoltarci, di farci ridere e di saperci dire le cose giuste al momento opportuno. Eppure molte persone si sentono irrimediabilmente sole, incomprese, incapaci di trovare qualcuno capace di empatia nei propri riguardi. Si preferisce scendere al compromesso dell'amicizia di comodo, quel genere di legame fra persone che scelgono di frequentarsi solo perchè si ha il terrore di rimanere soli in certi momenti (giuro che mi è capitato di conoscere persone così).
Io, grazie al cielo, ho avuto la fortuna sino ad oggi di aver trovato compagni di viaggio irrinunciabili. Persone su cui poter contare, di cui posso avere stima e fiducia. Amici a cui voglio bene, capaci di donare sorrisi, abbracci, risate e parole importanti. E col passare del tempo ho imparato a potare i rami secchi e a dedicare le mie attenzioni e il mio affetto alle persone giuste.
A volte però tendo a rinchiudermi in una sorta di guscio, per proteggermi da ciò che mi può far male. Mi capita di rinunciare consapevolmente al contatto e alla condivisione per scegliere di rifugiarmi nelle mie piccole certezze, dentro cui sentirmi più al sicuro. Ma poi mi ritrovo a rompere questi confini per cercare una via di espressione e di scambio... come in questo momento, in cui scrivo in questa specie di diario a cui affido ciò che mi passa per la testa e per il cuore.
E poi mi accorgo che grazie a questo blog ho potuto fare nuove irrinunciabili amicizie. Persone con cui sento di aver qualcosa (e anche più di qualcosa) in comune, con cui sento vibrare consonanze forti ed intense. E' una cosa che mi lascia ancora molto stupito. Il nome che ho dato a questo blog è stato quasi profetico, in tal senso. Forse è qualcosa di cui non posso veramente fare a meno: cerco, anzi, anelo al contatto umano più di ogni altra cosa. Credo sia merito dei miei genitori e della mia famiglia, che mi hanno saputo insegnare davvero cosa vuol dire amare (e questo lo dico senza sentimentalismi). Devo sentire vibrare le corde dello stomaco e potermi donare a chi ho di fronte, per raggiungere la sublime armonia che l'essere umano è capace di produrre quando dà il meglio di sé.
Per Zion, Moky, davmo, Maria Rita, mistral, Simona, Suysan, La Ele, Ale, Marìa, Simo. E per tutti coloro che sono passati di qua lasciando un segno o facendo vibrare una consonanza. Come cantava James Taylor, anch'io posso dirvi: You've got a friend.
2 commenti:
Primaditutto... cacchio com'erano giovani JT e CS!!!! E i capelli lunghi!!
Poi comunque, grazie per considerarmi nel tuo circle of friends. Davvero a volte leggersi e' come prendere la medicina di cui si ha bisogno... ci si rimette in sesto sapendo che, anche in questo mondo dove "people can hurt you and then desert you", ci sono persone con cui siamo in sintonia, la consonanza di cui parli...
Purtroppo leggo questo bel post solo adesso. Ma, una delle due Simone sono io? Se sì, grazie, mi sento lusingata!
Buone vacanze e buona avventura all'Ikea!
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