giovedì, agosto 23, 2007

Piove. Ma va tutto bene!


Giornate umide, con le nere nuvole gonfie di acqua che si rovescia copiosa ed arrabbiata sulla città ancora poco trafficata in questo finale d'agosto. Devo dire che non mi dispiace affatto. Ok, fa freddo, ma i temporali di fine estate mi mettono in uno stato d'animo particolare, direi positivo. Credo che dipenda dal forte carico di aspettative che da sempre riverso nell'inizio dell'anno cosiddetto "sociale", quello che si fa cominciare a settembre, insomma.

Le mie ferie estive sono state alquanto deprimenti, passate in città con l'eccezione di un paio di giorni al mare a ferragosto. Ma la rabbia e lo sconforto sono già alle mie spalle, ho imparato la lezione e ora mi sento molto meglio. Guardo avanti, cerco di capire sempre di più quali sono le persone sulle quali posso contare e quelle con cui voglio approfondire i miei rapporti. E attendo con ansia il viaggio di fine novembre a Chicago/New York. Un regalo che sentivo di dovermi fare... ok, la mia fissazione per John Williams mi condiziona la vita e le scelte più di quanto potessi immaginare, ma finchè si parla di musica, di arte e di una passione sincera (sì, lo è davvero, alla fine di tutto), allora va bene. :)

Sto cercando di capire come sfruttare meglio questa piccola opportunità del blog... sì, cioè, vorrei che fosse qualcosa di più di una mera collezione di pensieri sparsi e di piccoli sfoghi personali. Vorrei mettere qui dentro qualcosa che abbia più a che fare con il mio spirito creativo, che c'è ed è in salute, ma devo stuzzicarlo e ravvivarlo sempre. Ultimamente mi sono lasciato trascinare - con estremo ritardo - dalle vere realtà della rete ed ho aperto account a destra e a manca: questo blog, Flickr, YouTube, Lulu... mi manca solamente MySpace, cosa a cui rimedierò a breve, credo. Vorrei usare tutto questo non solamente come diletto o passatempo, ma per qualcosa che serva anche al mio lavoro e alle mie ambizioni (d'oh!) letterarie-audiovisive. Proprio ieri ne parlavo con un collega-amico, che mi raccontava la medesima cosa. Lui ha fatto un'osservazione interessante: probabilmente oggi c'è moltissima gente (ragazzi e adolescenti, soprattutto) che passa tantissimo tempo al computer usando questi servizi e queste utenze, dimenticandosi forse di vivere un po' di più nel "mondo reale" (a ben pensarci, ormai Matrix è qui da un pezzo). Però, mi diceva lui, è un errore passar sopra e schivare tutto questo. Se vorremo capire meglio le relazioni del futuro e, forse, come si comporteranno anche i nostri figli, dobbiamo prendere un po' di confidenza con questi nuovi strumenti. Sembra un discorso banale e risaputo, ma quando mi sono fermato a rifletterci su, tutto questo non mi è sembrato per nulla scontato. Come mi ha detto lui "non voglio rimanerne tagliato fuori e rischiare di non capire". I agree.

"Always in motion the future is."
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2 commenti:

lula ha detto...

yoda! ha piovuto anche qui ieri, finalmente. il freddo è un'utopia però. tò, cocomero? brindiamo al nuovo =]

Maurizio ha detto...

Let's cheer to the novueau, my darlin'!

Come si suol dire: "sarà un'ottima annata..."

:)