domenica, settembre 30, 2007

Il rumore del cuore

L'altro giorno ho fatto un ecocardiodoppler. Nessun problema, sto benone, il dottore che doveva rilasciarmi il certificato medico per la palestra era particolarmente scrupoloso e, dato che aveva rilevato un po' di aritmia cardiaca, ha voluto farmi fare anche questo esame.

Si tratta, in sintesi, di una ecografia al cuore e dura pochi minuti. Niente di strano o sconvolgente. Ero tranquillo, dato che non ho mai avuto problemi cardiaci nè mai sofferto di palpitazioni o cose simili. La cosa che mi ha colpito però è che, per la prima volta, ho visto il mio cuore e ne ho sentito il rumore. Ok, era una vista da ecografia (come quelle che fanno le donne in gravidanza) e il rumore era immerso in quello strano effetto che fa la macchina dell'ecodoppler (chi ha visto ER lo conosce bene, he he).

Eccolo lì, il mio cuore. Non è poi così grande. A vederlo così, in quella forma e attraverso l'occhio freddo di quella macchina, sembra quasi qualcosa di poco interessante e poco affascinante. Eppure... lì dentro c'è un mondo intero, ci sono una infinità di cose, di sensazioni e di sentimenti. O almeno, questo è ciò che noi esseri umani vogliamo credere e che io voglio convincermi di sentire. Chissà che succede tra quelle vene, quelle valvole e quei canali. Sembra quasi che quel cuore non abbia mai subito danni o ferite... forse è stato capace di guarire da quelle più profonde, ma questo l'ecodoppler non è in grado di mostrarlo.

Alla fine dell'esame ero contento, perchè ho visto che è un cuore che sta bene, nonostante tutto... che continua a battere e che forse lo vuol fare ancora più forte, sempre più forte e più intensamente.

O forse sto solo aspettando colei che sappia guardare nel mio cuore e vedere cosa c'è lì dentro ancora più in fondo di un ecodoppler.

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